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"In alcune famiglie c’è una maggiore vulnerabilità alle malattie cardiache, nella nostra alla dipendenza."


La famiglia di Matteo* ha una storia di dipendenza e lui ha consapevolezza di  essere,  insieme agli altri parenti, più a rischio di sviluppare una dipendenza.

“In alcune famiglie c’è una maggiore vulnerabilità alle malattie cardiache, nella nostra alla dipendenza. Mio padre è un alcolista in trattamento. Lui a sua volta si ricorda che suo padre era un alcolista rabbioso, ed è morto abbastanza giovane per una malattia al fegato causata dall’alcol. Mio cugino aveva una dipendenza da eroina e entrava e usciva dal trattamento, mia madre ha cercato di smettere di fumare per anni. E ora mio fratellino ha cominciato con le anfetamine.

Guardo alla dipendenza come ad un mostro nella nostra famiglia che ci perseguita da generazioni.

Tuttavia noi abbiamo un certo potere di fermare questo mostro. Possiamo scegliere di non iniziare ad usare alcool, tabacco o altre droghe. Per esempio, ho deciso quando ero un adolescente che non avrei assunto alcol in nessun modo. Non mi è mai piaciuto il sapore, e mi sembrava una cattiva idea abituarmi a farne uso. E potevo contare sui miei amici e sui parenti per cercare di tener fede alla mia decisione di non farmi influenzare a bere.

La dipendenza è sempre stata una malattia nella mia famiglia. Ora ne abbiamo tutti una maggiore consapevolezza. E ci sforziamo di dimostrare a noi stessi e i a nostri figli che possiamo divertirci senza droghe. Quando l'intera famiglia si riunisce, non serviamo alcolici ai nostri numerosi familiari che sono in via di guarigione. E riusciamo a divertirci ugualmente!”

Per saperne di più: Leggi altro riguardo Matteo, suo fratello, e le metanfetamine.

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* Questa storia è basata sull'esperienza di persone realmente esistenti i cui nomi sono stati modificati.